(...το αποψινο ονειρο της Maya...)
MILANO, AGOSTO 1943
Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la citta e morta.
'E morta : s' e udito l' ultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E l' usignolo
e caduto dall' antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili :
i vivi non hanno piu sete.
Non toccate i morti, cosi rossi, cosi gonfi :
lasciateli nella terra delle loro case :
la citta e morta, e morta.
( απο τη συλλογη "Giorno dopo giorno", εκδ. "Arnoldo Mondatori Editore" -
σειρα : "Lo Specchio - I Poeti del Nostro Tempo", Verona - 1961 - 7η εκδοση)
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